di J. Szaniawski
Lo Spettacolo:
In occasione del 40° anno dalla scomparsa, si propone la visione de Il ponte (Most, 1933), la messinscena di uno dei testi migliori del grande scrittore e drammaturgo polacco Jerzy Szaniawski (1886-1970), che sarà parte integrante dell’edizione 2011 di Corso Polonia, il festival che l’Istituto Polacco di Cultura organizza ogni anno a Roma.
Questo spettacolo è un prodotto del Laboratorio di biomeccanica teatrale.
Gli attori che vi recitano hanno partecipato a numerosi laboratori tenuti presso il Teatro del Giglio di Lucca. Il ponte è il secondo spettacolo prodotto da questo laboratorio.
Una produzione:
ISTITUTO POLACCO di CULTURA DI ROMA
In collaborazione con il:
LABORATORIO PERMANENTE diretto da NIKOLAJ KARPOV e MARIA SHMAEVICH, Cantiere Obraz, La KARPOVOLTA e Teatro San Girolamo di Lucca.
Direzione del progetto:
Nikolaj V. Karpov
Regia:
Maria Šmaevič
Interpreti:
Luca Ventura
Massimiliano Cutrera
Alessandra Comanducci
Alessandro Bianchi
Talitha Medici
Alessio Ferruzzi
L’autore:
Jerzy Szaniawski conobbe già in vita una grande fama, soprattutto in seguito alla serie di novelle raccolte sotto il titolo Il professor Tutka (1954), ma già era molto noto per alcune sue opere precedenti, tra le quali proprio Il ponte. Questa pièce, scritta tra le due guerre, costituì uno dei più grandi eventi letterari del tempo grazie anche all’ironia con la quale Szaniawski osservava problemi e situazioni reali. Se da un lato l’autore opera una sottile e dura analisi degli stati psicologici dei suoi personaggi, dall’altro li idealizza quasi arricchendoli con un’aura poetica.
La Regia:
Lo spettacolo è diretto da Maria Shmaevich, attrice, regista e pedagoga russa, formatasi al Istituto teatrale Beit di Tel Aviv e presso l’Accademia Russa di Arte Drammatica (RATI-GITIS), dove insegna già dal 2002. L’intento è quello di avvicinare questa pièce al nostro tempo e alla nostra percezione della vita. Il lavoro si basa prevalentemente sul metodo delle azioni fisiche e su alcune metodologie elaborate da Stanislavskij, Mejerchol’d e Michail Čechov, che costituiscono le materie di studio insegnate ancor oggi presso il GITIS-RATI di Mosca. Già dal 2005, la regista ha iniziato insieme a Nikolaj V. Karpov un percorso di approfondimento di queste materie e creato un laboratorio permanente con alcuni attori professionisti che ha dato frutto già a diversi spettacoli.
Il Laboratorio Permanente:
L’idea di un laboratorio permanente nasce da Nikolaj Karpov e Maria Shmaevich nel 2005 nell’ambito dei seminari estivi di perfezionamento teatrale da loro svolti, inizialmente in collaborazione con il Comune di Capannori e, successivamente, con il Teatro del Giglio di Lucca. Questo ciclo di seminari, a cadenza annuale, è volto all’insegnamento del particolare metodo di lavoro del maestro russo e ha come finalità la formazione e il perfezionamento di attori, registi e pedagoghi già professionisti.
Ogni componente di questo gruppo di attori professionisti, è stato selezionato personalmente da Karpov e ha compiuto con lui un percorso di formazione completo di oltre tre anni e approfondendo il lavoro sul movimento scenico e sull’analisi del testo drammaturgico basati sui principi della Biomeccanica teatrale di Mejerchol’d.
Nel 2007, sotto il nome di Cantiere Obraz, il Laboratorio Permanente ha debuttato al Teatro San Girolamo di Lucca con lo spettacolo Capricci d’amore, tratto da testi di Čechov, con la regia di Nikolaj Karpov e Maria Shmaevich.
Lo spettacolo Capricci d’amore è stato replicato nella stagione teatrale 2007/2008 in diversi teatri toscani (Teatro Everest, JackandJoe Theatre, Teatrino dei Fondi, Castello di Lari, Teatro Regina Margherita di Marcialla).
Attualmente il gruppo prosegue il suo lavoro di approfondimento e di studio dei principi del metodo del Maestro Karpov e ha presentato ad agosto 2010, negli spazi del Teatro del Giglio, il primo studio dello spettacolo Il ponte con la regia di Maria Shmaevich e la supervisione di Nikolaj Karpov.